scuola di specializzazione in restauro dei monumenti

tutor - Daniela Pittaluga - aggiornato il 14 ottobre 2008
Arch. Daniela Pittaluga
Profilo scientifico

Daniela Pittaluga ha un’esperienza di vent’anni nel campo del Restauro architettonico e dell’archeologia dell’architettura. A questi interessi fanno riferimento la sua attività di ricerca, i suoi numerosi impegni didattici, gli incarichi professionali e la partecipazione ad associazioni culturali. Ha pubblicato su riviste italiane e straniere oltre un centinaio di saggi riguardanti le tamatiche della conoscenza dell’architettura storica e della sua conservazione. E’ membro ISCUM, AEB,  AITIVA e collabora con ASCISSC e AIAr.
-          ISCUM - Istituto di Storia della Cultura Materiale – membro effettivo
-          AEB - Associazione Edoardo Benvenuto per la ricerca sulla Scienza e l’Arte del Costruire nel loro sviluppo storico - membro effettivo
-          AITIVA  -  Associazione Italiana Tecnici Industrie Vernici e Affini – Socio “onorario”
-          ASCISSC - Associazione Internazionale di Studi per la Storia della Città – socio simpatizzante
-          AIAr - Associzione Italiana di Archeometria - collaboratore.

Daniela Pittaluga a partire dalla tesi di laurea (“Il Seminario arcivescovile: lettura statico tecnologica del monumento e analisi critica degli interventi di consolidamento  operati nel tempo”, 1987) ha orientato il proprio interesse verso i problemi della conoscenza dell'edilizia storica, come testimoniano, tra gli altri, i testi: Il Seminario arcivescovile: lettura statico tecnologica del monumento e analisi critica degli interventi di consolidamento  operati nel tempo” (1988), Lo studio delle tecniche murarie storiche della Liguria, (1991), La torre Grimaldina: un esempio di stratigrafia dell’elevato (1992), Il Consulto per il restauro dell’ex-Seminario dei Chierici s Genova. Uno spaccato di metà Ottocento (1998), Un impegnativo intervento seicentesco di sottomurazione nel monastero di Santa Maria delle Grazie a Genova (2002), Terrazze sui tetti (2005).
Il suo impegno scientifico nel campo del Restauro architettonico ha radici nell’archeologia dell’architettura e in particolare nelle metodologie scientifiche di analisi del costruito. Il suo lavoro si incentra sullo sviluppo e sulla sperimentazione di nuovi strumenti e approcci metodologici di indagine del manufatto edilizio. Uno di questi filoni di ricerca è stato L’utilizzo della mensiocronologia dei laterizi nella conoscenza del costruito storico, nel quale ha svolto sia un lavoro di inquadramento e definizione generale della metodologia  sia di  ricerca orientata alla risoluzione di casi problematici. Per questi studi ottiene la borsa post-dottorato per il periodo 1995-1998, anni in cui collabora, in modo continuo, su questi argomenti anche con altri Istituti Universitari (Politecnico di Milano, Università di Siena, Ernest-Moritz-Arndt-Universitat Greifswald  di Germania). E’ del 2001 la sua partecipazione alla ricerca di Ateneo “Archivio dell’arte della scienza del costruire”. Tra gli altri si ricordano i seguenti articoli su riviste italiane ed estere:  Un metodo di datazione del patrimonio edilizio: la curva mensiocronologica dei mattoni in Liguria (1989), Mensiocronologia dei mattoni la statistica applicata all’analisi (1991), La brique antique et medievale. “Mensiocronologia dei mattoni” et variations economiques et sociales (2000), Chronologie der Backsteinmassen: Eine Moglichkeit zur Datierung von Bauten spezifische geographischen Bereichen (2003).
Nell'ambito del Dottorato di Ricerca in Recupero Edilizio e Ambientale, ha condotto studi e ricerche sul rapporto tra l’archeologia dell’architettura ed il Restauro. Ha sviluppato tecniche innovative di classificazione e di studio con particolare attenzione all’integrazione interdisciplinare delle analisi archeologiche con le analisi fisico-chimiche, nella ricerca di parametri più obiettivi di valutazione senza per altro rinunciare al copntributo delle fonti documentarie e iconografiche e delle altre tecniche archeometriche. Le applicazioni hanno riguardato anche la rilettura della storia recente del restauro. Di questo lavoro sono testimonianza: la tesi “Identità e mutamento: il colore nell’immagine urbana (1993) e i testi Nuovi sviluppi interdisciplinari nell’analisi stratigrafica delle superfici intonacate: esperienze e prospettive (1994), Superfici intonacate: inquinamento, degrado e pulitura nei secoli XVI-XIX (1995), A buildings analysis method: chemical-phisical and archaelogic analyses on microstratic coatings in medieval center of Genoa (2001).
All’interesse per i temi della storia e del restauro, e' legata la costante analisi delle tecnologie costruttive tradizionali che costituiscono il substrato fisico della citta' antica. A questo filone d’interesse va ricondotto la pubblicazione, per i tipi della UTET, del Dizionario degli elementi costruttivi, di cui é autore di  75 voci.
L'impegno culturale sui temi del restauro ha inoltre riguardato la diagnostica non distruttiva, come dimostra la costante attività di ricerca da cui sono derivate esperienze didattiche a livello universitario e nel campo della formazione professionale, presso vari Enti pubblici e privati (Regione Liguria, Scuole Edili di Genova e di Savona...). Esito di questo impegno sono diversi interventi in conferenze e convegni.
I contributi evidenziati hanno dunque avuto, come temi unificanti, la “conoscenza” della fabbrica e la sua tutela, in vista anche dell'intervento sull’ambiente naturale modificato dall’uomo. Costante è stato anche l’interesse per i temi progettuali, con la pubblicazione di saggi teorici e metodologici riferibili a esperienze professionali e di consulenza tecnica e scientifica e l’attività svolta presso il Laboratorio MARSC per le Metodiche Analitiche per il Restauro e la Storia del Costruito della Facoltà di Architettura di Genova, nell’ambito di numerose ricerche su vari monumenti. (Ponti Romani liguri, Badia fiorentina, museo del Mare “Galata”, Duomo di Savona, Duomo di Reggio Emilia…).
L’attenzione al progetto di restauro ha infine portato alla pubblicazione, insieme ad altri autori del testo “Recupero e restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla diagnostica  (EPC LIBRI, 2004).