Campi di attività e di sperimentazione- rapporti con enti esterni

Il Consiglio della Scuola fissa, di biennio in biennio, l’articolazione del corso, le discipline di insegnamento, e la loro organizzazione, le correlate ore di lezione frontale o di attività pratiche, le attività di tirocinio, la eventuale propedeuticità tra i vari insegnamenti e le modalità di accertamento dell’attività svolta. La frequenza delle lezioni e la partecipazione alle attività pratiche guidate è obbligatoria. Le attività pratiche sono svolte su edifici storici genovesi e presso cantieri della Soprintendenza ai BB. AA. AA. della Liguria, e si avvalgono delle attrezzature scientifiche dei laboratori del Dipartimento.

Temi di indagine, sperimentazione e modalità di svolgimento delle attività didattiche

Negli ultimi due anni accademici, a titolo esemplificativo, le attività della Scuola, si sono concentrate sul complesso storico monumentale dell'Albergo dei Poveri di Genova.

La Scuola di Specializzazione si è infatti proposta, nel 2011, quale struttura di supporto per la definizione organica del futuro assetto del complesso. La proposta è stata l’oggetto di un Accordo Quadro di Collaborazione tra l'Area Sviluppo Edilizio dell'Ateneo (già il Dipartimento Grandi Opere Progettazione e Sicurezza) e la Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e per il Paesaggio e di un “primo” Accordo attuativo tra Ateneo e Scuola. Le attività didattiche della Scuola sono state presentate nel corso di alcune significative occasioni .(Inaugurazione dell’anno accademico 2013/2014 , Seminario: "L'Università oggi: come uscire dalla crisi"
Con la partecipazione del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca on. Maria Chiara Carrozza.)

Le attività di esercitazione sono svolte in gruppo, con il supporto dei docenti della Scuola. In tal modo, i risultati conseguiti alla fine del corso possono essere acquisiti dagli Enti esterni coinvolti sotto forma di un vero e proprio "servizio" offerto dalla Scuola.

Rapporti con Istituzioni, Enti e Soggetti privati a supporto della didattica

Tali attività comprendono la partecipazione attiva degli specializzandi a cantieri di restauro speso grazie ai rapporti di collaborazione istituiti, mediante apposita convenzione, tra la Scuola e la Soprintendenza ai BB.AA.PP della Liguria.

Una specifica convenzione con l'Archivio di Stato di Genova consente inoltre agli specializzandi di cimentarsi con le tecniche di analisi documentaria accedendo ai cospicui fondi archivistici di questo istituto.

É poi attiva anche una convenzione tra la Scuola e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria che prevede la collaborazione tra le due istituzioni in ambito didattico e in quello della ricerca nel settore della legislazione, della conoscenza e della programmazione, catalogazione, gestione e monitoraggio dei beni culturali.

La Scuola, inoltre, stabilisce nel corso di ciascun anno accademico e in relazione alle disponibilità dei soggetti interessati, eventuali rapporti con imprese specializzate e con esperti dei vari settori, organizzando seminari tecnico/informativi su procedure, metodi e tecniche di intervento nell’ambito del Restauro architettonico.

In base alle disponibilità finanziarie e all’iniziativa personale degli specializzandi, infine, la Scuola è disponibile ad attivare stage di tirocinio presso laboratori e cantieri italiani o di altri paesi europei riconosciuti quali Crediti Formativi Universitari nella tipologia delle “altre attività” per il conseguimento finale dei 120 CFU necessari, in base all’ordinamento vigente, per acquisire il Titolo Finale di “Specialista in Beni Architettonici e del Paesaggio”.

Attrezzature di supporto alle attività didattiche

Per i rilievi, gli studi e le analisi preliminari e per la progettazione degli interventi gli allievi si avvalgono delle apparecchiature scientifiche del Laboratorio MARSC del Dipartimento DSA e di quelle di altri laboratori dell’Ateneo Genovese o anche esterni ad esso.

Tali attrezzature consentono esercitazioni e applicazioni nei seguenti settori:

• longimetria, topografia, fotogrammetria analitica e digitale per il rilievo;

• trattamento e analisi quantitativa di immagini digitali;

• analisi chimiche e fisiche dei materiali e dei fenomeni di degradazione, con l’apporto di laboratori dell’Ateneo o esterni

• indagini non distruttive per la diagnosi dei dissesti;

• rilievi stratigrafici e tecniche di datazione dei manufatti;

• applicazione sperimentale di alcune tecniche di intervento su materiali lapidei e sui legni;

• progettazione esecutiva del restauro mediante l'uso integrato del disegno automatico, della modellazione tridimensionale e solida, della gestione su data-base delle informazioni;

• elaborazione di capitolati, contratti, computi, stime.

aggiornato il 3 febbraio 2014